Avviso per i viaggiatori: cosa c'è da sapere se vuoi andare in questo Stato - lunam
Rimane una meta affascinante e ricca di attrattive, ma il contesto attuale richiede un pizzico di attenzione in più.
Per anni è stato considerato una delle mete più sicure e tranquille in assoluto. Un Paese noto per l’ospitalità della sua popolazione, per i paesaggi mozzafiato e per una qualità della vita tra le migliori al mondo. Eppure, in questi ultimi mesi qualcosa sembra essere cambiato. Chi sta progettando un viaggio verso il grande Nord americano oggi deve fare maggiore attenzione.
Quello che sta accadendo Oltreoceano da quando Donald Trump è salito al potere negli USA, sta lasciando senza parole mezzo mondo. Tra le varie decisioni sconcertanti del tycoon, tra dazi e minacce di invasioni (come il caso della Groenlandia) ci sono anche quelle che riguardano gli spostamenti .
Gli Stati Uniti, sorprendentemente, hanno emesso un avviso di viaggio proprio nei confronti del Canada, seguiti poi da una misura analoga adottata dal governo canadese nei confronti dei viaggiatori diretti negli USA. Uno scambio che ha fatto discutere, anche per il delicato momento nei rapporti politici tra i due Paesi, ma che in realtà ha motivazioni pratiche ben precise.
Tra gli Usa e il Canada non è un bel momento. La vera notizia non è tanto il gesto simbolico tra due nazioni storicamente amiche, ma quanto ciò che ha portato a questi avvisi: fenomeni naturali fuori controllo da una parte, e rischi legati all’ordine pubblico e alla criminalità dall’altra. Ma cosa significa davvero tutto questo per chi ha in programma un viaggio?
Lo scorso 11 giugno, gli Stati Uniti hanno classificato il Canada con un avviso di livello 1. Questo non significa che sia un Paese pericoloso, ma che è necessario “esercitare le normali precauzioni”. Il motivo? I numerosi incendi boschivi che stanno colpendo vaste aree del territorio canadese, specialmente in estate.
Secondo i dati ufficiali, ci sono centinaia di incendi attivi, molti dei quali fuori controllo. Le province più colpite sono Manitoba, Alberta, British Columbia, Yukon, Ontario e Saskatchewan. Oltre ai danni ambientali, il fumo può influenzare la qualità dell’aria, rendendo difficoltoso respirare, soprattutto per chi soffre di asma o problemi respiratori.
Chi parte per il Canada dovrebbe quindi informarsi in anticipo sulle condizioni delle zone da visitare, iscriversi allo STEP (il programma USA che invia aggiornamenti dai consolati) e avere piani alternativi in caso di evacuazioni o cancellazioni. In particolare, chi intende fare escursioni in aree remote deve prevedere l’equipaggiamento adeguato, informarsi sui percorsi sicuri e valutare una copertura assicurativa specifica. Pochi giorni dopo, il 17 giugno, è stato il Canada a lanciare un avvertimento rivolto ai propri cittadini che vogliono viaggiare negli Stati Uniti. L’allerta riguarda soprattutto alcune zone urbane, come Los Angeles, dove le proteste sociali e politiche stanno diventando sempre più frequenti.
Il governo canadese ha segnalato la possibilità di trovare forze dell’ordine in assetto rinforzato, coprifuoco imposti con poco preavviso, e un aumento dei reati in alcune zone. Particolare attenzione è stata posta alle aree vicine al confine con il Messico, dove i problemi legati al traffico di droga e alla violenza armata sono in aumento. Anche qui, il consiglio è uno solo: viaggiare preparati. Significa avere un’assicurazione sanitaria che copra anche le situazioni più critiche, informarsi bene prima di ogni spostamento, evitare zone isolate e non esporsi a situazioni rischiose. I viaggiatori devono essere consapevoli dei propri spostamenti, specialmente nelle grandi città o in occasione di manifestazioni pubbliche.