
Multe a pioggia dal 15 luglio: devi pagare oltre 1000 euro - lunam.it
Dal 15 luglio cambiano le regole per i dispositivi di sicurezza in auto: obblighi estesi, controlli più rigidi e sanzioni fino a 1500 euro per chi è impreparato.
Con l’inizio della stagione turistica e il consueto aumento dei viaggi su gomma, lo Stato italiano ha deciso di rivedere alcune disposizioni fondamentali del Codice della Strada. A partire dal 15 luglio 2025, infatti, entra ufficialmente in vigore una nuova normativa che amplia gli obblighi di sicurezza a bordo dei veicoli. Non si tratta solo di aggiornare il vecchio kit da viaggio, ma di una serie di misure che comportano sanzioni severe, in particolare per chi affronta tratte extraurbane o viaggia verso l’estero.
L’obiettivo è chiaro: uniformarsi agli standard europei e garantire un livello di sicurezza maggiore in caso di guasti, incidenti o emergenze. Oltre al giubbotto catarifrangente e al triangolo, che restano obbligatori, vengono introdotti nuovi dispositivi che ogni automobilista dovrà tenere a bordo. Le multe, nei casi più gravi, potranno arrivare a 1500 euro, e non è esclusa la sospensione della patente per i veicoli professionali sprovvisti di dotazione aggiornata.
Obblighi aggiornati per tutti: cosa serve davvero in auto dal 15 luglio
Fino a oggi, il kit minimo richiesto dal Codice della Strada era composto da due soli elementi: il giubbotto catarifrangente, da indossare prima di uscire dall’abitacolo, e il triangolo di emergenza, da posizionare dietro l’auto in caso di sosta forzata. Questo schema, però, viene ampliato in modo significativo con l’ultima revisione normativa.
A partire dal 15 luglio, sarà obbligatorio portare in auto anche:
Un secondo triangolo di emergenza, utile in caso di veicoli lunghi o in situazioni di scarsa visibilità.
Un kit di pronto soccorso, completo e aggiornato, simile a quello richiesto già da tempo in Austria o Germania.
Lampadine di ricambio, per i veicoli che non montano fari a LED.
In alcuni casi, anche un estintore funzionante, specie se si attraversano Paesi come la Polonia o la Grecia.
La novità non riguarda solo i dispositivi, ma anche la loro disponibilità e collocazione. In Austria, ad esempio, il giubbotto deve trovarsi nell’abitacolo e non nel bagagliaio. In Germania, il kit medico deve avere la data di scadenza valida. E in Francia, ogni passeggero deve poter indossare un giubbotto in caso di emergenza.

Per i trasgressori, le sanzioni variano: si parte da circa 40 euro per la mancanza del giubbotto, ma si può salire rapidamente oltre i 1000 euro in caso di carenze multiple o recidiva. Nei casi più gravi, soprattutto per i veicoli aziendali, si rischia il fermo amministrativo del mezzo o la sospensione del titolo di guida.
Autocarri, furgoni e professionisti: sanzioni più alte per chi lavora su strada
Le nuove regole interessano anche chi guida per lavoro: corrieri, trasportatori, autisti di mezzi pesanti o furgoni commerciali. In particolare, viene intensificato il controllo su strumenti come il tachigrafo digitale, già obbligatorio per i trasporti internazionali.
La sua assenza – o la presenza di un modello non aggiornato – comporta sanzioni automatiche che superano anche i 1500 euro. Non è previsto alcuno sconto se il malfunzionamento deriva da un errore tecnico o da una svista: la responsabilità resta in capo al conducente e all’azienda.
Per questi veicoli, è fondamentale avere a bordo:
Estintori certificati, sottoposti a controllo periodico.
Kit di pronto soccorso professionale, con dotazione potenziata.
Segnalatori acustici e visivi di emergenza, obbligatori in alcuni Paesi.
Chi attraversa i confini dovrà quindi tenere conto non solo delle regole italiane, ma anche di quelle in vigore nei Paesi di transito o destinazione. Molti autotrasportatori si stanno già adeguando, ma nei prossimi mesi è atteso un incremento dei controlli a campione.
Il consiglio per tutti, non solo per chi lavora su strada, è di verificare la propria dotazione con attenzione. Basta poco per evitare una multa salata o la perdita di punti patente, specialmente in un periodo in cui le vacanze portano milioni di veicoli sulle strade italiane ed europee.