
Un nuovo aiuto per i lavoratori italiani - lunam.it
Grazie a una nuova iniziativa economica, molti lavoratori italiani potranno richiede un aumento dello stipendio minimo.
Piccole cifre, grandi significati, nel mondo del lavoro, ogni dettaglio può nascondere un vantaggio economico che molti ignorano e che solo alcuni sanno come sfruttare. E tra le voci più sottovalutate, ce n’è una che può far schizzare lo stipendio alle stelle, aumentando il minimo in maniera costante.
Si chiama “superminimo” e rappresenta un’aggiunta alla retribuzione base prevista dal contratto collettivo del lavoro, dedicato a specifiche classi di lavoratori che rientrano nel bonus. Un’opportunità per molti lavoratori italiani di mettere qualcosa in più in tasca a fine mese e affrontare più tranquillamente il caro vita sempre più alto.
Arriva il Superminimo, l’aumento bonus dello stipendio
Non nasce da straordinari o da premi una tantum, il Superminimo è frutto di un accordo specifico tra lavoratore e datore di lavoro. Può essere deciso al momento dell’assunzione o anche in corso di rapporto e può derivare da competenze specialistiche, mansioni extra o semplice volontà aziendale.

Il superminimo può essere inserito nel contratto individuale, in un accordo collettivo aziendale o riconosciuto unilateralmente dall’azienda, l’importante è che ci sia una forma di evidenza. Questo perché si tratta di un contributo vincolante per entrambe le parti, anche se il dipendente lo accetta tacitamente, cioè senza opporsi alla sua erogazione.
Dal punto di vista fiscale e contributivo, il superminimo entra nel calcolo del TFR, è soggetto a contributi IRPEF e incide su tredicesima e quattordicesima. In sostanza, si somma alla retribuzione complessiva e la arricchisce in modo stabile, anche se c’è un dettaglio da tenere d’occhio, la clausola sull’assorbibilità.
Il superminimo può essere “assorbibile”, cioè in casi specifici può essere ridotto o annullato in caso di futuri aumenti della paga base. Se un dipendente guadagna 1.550 euro più un superminimo di 250 e il nuovo contratto collettivo fissa il minimo a 1.700, il superminimo si riduce.
Diverso è il caso del superminimo “non assorbibile”, che resta invariato anche dopo gli aumenti, andando ulteriormente ad aumentare il totale dello stipendio. Serve per equilibrare le richieste e le necessità dei lavoratori, permettendo a tutti di accedere più tranquillamente al bonus in base al bisogno.
Per garantire la non assorbibilità, serve un’indicazione chiara nel contratto iniziale o successivamente, può emergere da motivazioni specifiche, come la valorizzazione di mansioni particolari. Il superminimo, inoltre non si integra con gli scatti di anzianità ma si somma, in quanto gli scatti premiano la durata del rapporto, il superminimo valorizza il merito.