
A luglio brutte notizie per alcuni pensionati - (lunam.it)
Luglio è un mese particolarmente rilevante per milioni di pensionati italiani. Ma non ci sono buone notizie per alcuni
Il cedolino pensione pubblicato dall’INPS per questo mese porta infatti con sé una serie di variazioni importanti, tra accrediti aggiuntivi e nuove trattenute. Da un lato c’è la tanto attesa quattordicesima, destinata a un’ampia fascia di beneficiari, dall’altro ci sono trattenute legate a conguagli fiscali e al recupero di bonus percepiti negli anni precedenti. Ecco nel dettaglio cosa cambia.
Il pagamento della pensione di luglio è previsto per lunedì 1° luglio 2025, e sarà accompagnato – per chi ne ha diritto – anche dall’erogazione della quattordicesima mensilità. L’INPS ha già messo a disposizione dei pensionati il cedolino online sul portale ufficiale, dove è possibile consultare l’importo netto e tutte le voci che lo compongono.
L’istituto di previdenza ha precisato che, laddove sia stata erogata la quattordicesima, questa potrebbe essere indicata come “erogazione provvisoria”, in attesa delle opportune verifiche sui requisiti reddituali e anagrafici.
La quattordicesima pensionistica è un assegno aggiuntivo che viene riconosciuto a coloro che abbiano almeno 64 anni di età e un reddito annuo complessivo inferiore a due volte il trattamento minimo INPS (circa 1.050 euro al mese, pari a 13.600 euro lordi all’anno). L’importo varia da 336 a oltre 650 euro, in base agli anni di contributi versati e alla tipologia di pensione.
Chi raggiunge i requisiti entro dicembre 2025 e non li ha ancora maturati a luglio, riceverà l’assegno integrativo in occasione del cedolino di dicembre.
Le trattenute: bonus da restituire e conguagli fiscali
Mentre alcuni pensionati potranno sorridere grazie alla mensilità aggiuntiva, altri dovranno fare i conti con trattenute legate a verifiche fiscali e previdenziali. Nel 2022 e 2023 sono stati riconosciuti bonus una tantum da 200 e 150 euro per fronteggiare il caro vita. Tuttavia, a seguito delle verifiche sui redditi dichiarati, l’INPS ha riscontrato che alcuni beneficiari non ne avevano diritto. Di conseguenza, è partita la restituzione rateizzata delle somme: il recupero avviene con una trattenuta mensile di 50 euro, iniziata già da giugno, e proseguirà fino a saldo completo.

Non è tutto. Con il cedolino di luglio iniziano anche i conguagli IRPEF per l’anno d’imposta 2024. Se durante l’anno precedente sono state applicate ritenute fiscali inferiori al dovuto, l’INPS provvederà a trattenere la differenza direttamente dalla pensione. Il recupero potrà essere rateizzato automaticamente se il pensionato ha un reddito annuo inferiore a 18.000 euro e se il debito supera i 100 euro.
Infine, continuano le trattenute mensili relative alle addizionali regionali e comunali 2024, suddivise in 11 rate da gennaio a novembre.
Tra i pensionati, c’è chi guadagna e chi invece vede ridotto l’importo netto della pensione. Guadagna chi riceve la quattordicesima mensilità, con cifre che possono raggiungere anche i 655 euro netti in più. Perde chi è soggetto al recupero di bonus indebiti o a conguagli fiscali consistenti, che riducono il netto percepito fino a 50 euro (o anche di più in caso di conguagli più pesanti).