
Ultimo e il regalo alla compagna Jacqueline prima del tour ( Fonte IG @givemetartare ) - lunam.it
La storia d’amore tra Ultimo e Jacqueline Luna raccontata dalle sue canzoni: da “Altrove” a “La parte migliore di me”, passando per l’annuncio sul palco dello Stadio Olimpico.
Il legame tra Ultimo e Jacqueline Luna Di Giacomo ha trovato negli anni un riflesso diretto nella musica del cantautore romano. Un rapporto raccontato senza filtri, spesso attraverso testi e immagini che, anche se condivisi con parsimonia, hanno finito per diventare iconici per i fan. Non è un caso se il videoclip del brano Altrove, pubblicato nel maggio del 2024, ha lasciato un’impronta forte nel racconto della coppia: la barca, la complicità, la quotidianità di gesti semplici. Dettagli che si sovrappongono a parole dense, come quella frase che spicca nel testo: «non ho voglia di altre persone».
Nel filmato Ultimo – il cui vero nome è Niccolò Moriconi – e Jacqueline si mostrano complici, tra waffle preparati insieme e momenti scherzosi ripresi con uno stile quasi documentaristico. Un’immagine lontana dalla spettacolarizzazione, che riesce proprio per questo a trasmettere un’intimità vera. Nei giorni successivi alla pubblicazione del video, Jacqueline ha condiviso uno scatto dal backstage accompagnandolo con parole altrettanto significative: «Non potremmo essere più diversi, eppure c’è qualcosa di così simile che ci accomuna…». Un pensiero che appare quasi una chiave di lettura dell’intera relazione, fatta di equilibri e di riflessi opposti ma complementari.
Il momento allo Stadio Olimpico e l’annuncio della paternità
Roma, 24 giugno 2024. Sul palco dello Stadio Olimpico, davanti a decine di migliaia di persone, Ultimo si è reso protagonista di una delle scene più emozionanti della sua carriera. Con Jacqueline Luna accanto e il pancione in evidenza, il cantautore ha interrotto il concerto per pronunciare parole che nessuno dei presenti dimenticherà: «Se c’è una cosa che so è che ho imparato da voi una cosa: la parola “famiglia”». Un annuncio semplice ma potente, accompagnato dal brano Quel filo che ci unisce, scelto come cornice musicale per ufficializzare l’arrivo imminente del loro primo figlio.
Quel gesto, vissuto dal pubblico come un regalo inatteso, è stato in realtà il culmine di un percorso artistico e personale. Ultimo ha spesso fatto della sincerità emotiva il tratto distintivo della sua musica, ma mai come in quel momento l’arte e la vita si sono sovrapposte. Non si trattava di una trovata scenica, ma di un passaggio privato condiviso con chi da anni lo segue. E il pubblico ha risposto con una partecipazione commossa, trasformando il concerto in una festa collettiva.

Nelle settimane successive, tra i fan si è diffusa l’ipotesi che anche altri brani del disco Altrove fossero legati alla gravidanza di Jacqueline. E in effetti, ascoltando alcune tracce, il riferimento a un amore che evolve, che cambia pelle, sembra evidente. Lo sguardo con cui Jacqueline accompagna Ultimo durante l’annuncio allo stadio, in piedi a pochi centimetri da lui, non lascia spazio a dubbi: in quel momento la musica diventa cronaca personale.
La nascita di Enea e il brano dedicato al figlio
Il piccolo Enea, nato il 30 novembre 2024, ha ispirato un altro capitolo importante della produzione musicale di Ultimo. Nei giorni precedenti al parto, il cantautore ha pubblicato su Instagram un breve estratto del video di La parte migliore di me, accompagnandolo con la semplice dedica: «Per Enea». Una canzone che, come spiegato dallo stesso autore, contiene una frase chiave: «Pregherò perché tu possa sempre sentirti».
Secondo le parole di Ultimo, quella è una sorta di augurio universale. Un desiderio rivolto al figlio ma anche, idealmente, a tutti quelli che ascoltano. Il testo, infatti, non si limita a descrivere la nascita di un bambino, ma tocca un tema più ampio: il diritto di ogni persona di percepire e riconoscere il proprio posto nel mondo. Un pensiero che si collega bene alla poetica del cantautore, sempre in bilico tra introspezione e affetto.
La parte migliore di me è diventata, di fatto, il primo brano dedicato apertamente al figlio. Ma nel contesto della discografia di Ultimo, si inserisce in una narrazione coerente: quella di un uomo che cresce, cambia ruolo e si misura con una nuova identità. Da artista a compagno, da compagno a padre. Un’evoluzione raccontata senza artifici, che ha trovato spazio non solo nelle canzoni ma anche nei gesti pubblici – spesso sobri, mai invadenti.
Con Enea al centro di un brano tanto intimo, la musica di Ultimo prosegue nel suo percorso personale. Un percorso dove ogni uscita discografica diventa, al tempo stesso, un pezzo di vita condivisa.