
Il bonus dedicato alle famiglie italiane - (lunam.it)
Un nuovo incentivo economico fino a 3.600 euro è stato previsto in Italia. Ecco chi ne ha diritto e come procedere
Si tratta di un contributo straordinario, stabilito da un recente decreto governativo, pensato per favorire la ripresa economica e compensare le perdite registrate in un contesto ancora instabile dal punto di vista finanziario. Il contributo straordinario fa parte di un pacchetto più ampio di misure adottate per tutelare il tessuto produttivo del Paese, in particolare le categorie professionali più vulnerabili, colpite da crisi settoriali o dalla perdita di commesse e clienti.
Il contributo non sarà cumulabile con altri aiuti di natura straordinaria, a meno che non sia specificato diversamente nel decreto di riferimento.
A chi è rivolto il contributo?
Un incentivo per sostenere lavoratori autonomi, professionisti e piccole realtà imprenditoriali che hanno subito una significativa contrazione del fatturato. Il bonus è indirizzato a lavoratori autonomi e liberi professionisti, nonché a microimprese che esercitano attività economiche in modo regolare e che possiedono una partita IVA attiva. Il provvedimento intende sostenere soprattutto quei soggetti che hanno subìto un calo significativo dei propri ricavi a causa di congiunture economiche sfavorevoli, inflazione, rialzo dei costi energetici o riduzione della domanda nei rispettivi settori di attività.

Un’attenzione particolare viene riservata a chi ha un basso livello di fatturato, con priorità per le attività con ricavi più modesti, al fine di intervenire in modo mirato sulle categorie più fragili dal punto di vista economico. Per poter accedere al contributo, il richiedente dovrà dimostrare una diminuzione del fatturato pari ad almeno il 30% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Tale dato verrà calcolato sulla base delle dichiarazioni fiscali e della documentazione contabile presentata.
Inoltre, sarà necessario rispettare alcuni parametri di accesso stabiliti dal decreto attuativo, tra cui l’attivazione della partita IVA prima di una certa data limite (ancora da comunicare ufficialmente); il rispetto dei limiti di ricavi o compensi, che varieranno a seconda del tipo di attività; la regolarità contributiva e l’assenza di cause di esclusione (come condanne per frode fiscale o fallimenti recenti).
L’importo effettivo del contributo sarà variabile, con un tetto massimo di 3.600 euro. La somma verrà calcolata in misura proporzionale alla perdita di fatturato dichiarata. Più alta sarà la riduzione dei ricavi, maggiore sarà l’importo ottenibile. Ad esempio, un’attività che ha registrato un calo del 40% potrà accedere a una somma superiore rispetto a chi ha subito una flessione del 31%.
Il contributo, una volta approvato, sarà erogato direttamente sul conto corrente indicato dal beneficiario nella fase di richiesta. La domanda per ricevere il contributo dovrà essere inviata attraverso i canali telematici dell’INPS. L’Istituto, una volta attivato il portale dedicato, metterà a disposizione una sezione specifica con le istruzioni per la compilazione online.
Sarà necessario essere in possesso di SPID, CIE o CNS per accedere all’area personale, compilare i moduli richiesti e allegare la documentazione utile a dimostrare il diritto al contributo. Il termine di presentazione delle domande, così come le date ufficiali di apertura e chiusura del bando, saranno pubblicate a breve tramite comunicato ufficiale.